PROTOCOLLI COMBINATI
Medicina estetica:
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E FILLER:
- 1 seduta alla settimana nelle due settimane precedenti il trattamento
- 1 seduta di FILLER
- 1 seduta alla settimana a partire dalla terza settimana dopo il trattamento riempitivo x 3 volte
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E PEELING CHIMICI:
La metodica di applicazione della Propulsione di Ossigeno® è la stessa utilizzata per il filler per quanto riguarda la fase preparatoria, poi, eseguito il peeling chimico, a partire dalla prima settimana dopo il peeling, è consigliabile applicare la PDO per le successive 6 settimane.
Si ottiene così un risultato di guarigione più veloce e si limitano i danni provocati dal peeling chimico.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E FILI DI BIOSTIMOLAZIONE:
La prima fase è uguale alle precedenti, la propulsione poi viene applicata con continuità per 4 settimane dopo l’applicazione dei fili.
Contemporaneamente esercita biostimolazione, cioè miglioramento biologico ed estetico dei tessuti trattati e bioristrutturazione. Miglioramento solo estetico: si osservano l’aumento di produzione e la riorganizzazione strutturale delle fibre collagene di tipo I e III.
Inoltre viene eliminata l’eventuale elastoressi presente con miglioramento dell’elasticità e miglioramento dell’idratazione mediante la produzione di acido ialuronico di migliore qualità.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E CARBOSSITERAPIA:
È la simbiosi migliore che si possa proporre in ambito medico; combinati regolarizzano il funzionamento cellulare con riduzione dei cataboliti e soprattutto di radicali liberi.
Gold standard nell’anti age, nell’anti-cellulite, nel trattamento delle adiposità localizzate, dell’ipotonia cutanea, nelle smagliature. Idratano, ristrutturano, regolarizzano, producono… tutti effetti positivi nella biostimolazione e nella rigenerazione cellulare.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E LASER:
La combinazione di Propulsione di Ossigeno® con qualunque laser capace di azione ablativa, permette la velocizzazione della rigenerazione cellulare e riduce gli effetti collaterali, grazie alle proprietà chimiche dell’ossigeno.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E PLASMA FREDDO:
È una nuova metodica che si esegue applicando contemporaneamente le metodologie. In tal modo si provoca una ossidazione superficiale del tessuto cutaneo trattato con conseguente stimolazione alla rigenerazione cellulare, alla bioristrutturazione e alla riorganizzazione del funzionamento dei melanociti.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E RADIOFREQUENZA:
L’utilizzo della Propulsione di Ossigeno® dopo la radiofrequenza permette di ridurre gli effetti collaterali che quest’ultima determina (induzione di sola bioristrutturazione e produzione di collagene di tipo I). La propulsione permette di mitigare questo effetto producendo collagene di tipo III.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E FILI DI SOSTEGNO:
La presenza dell’ossigeno consente di stabilizzare più velocemente le nuove forme orientate, determinando una maggiore armonia e naturalezza.
La neoangiogenesi che viene stimolata, produce una stimolazione dei fibroblasti con notevole aumento di produzione di fibre di collagene di tipo III e fibre elastiche, dando vita ad un’importante biostimolazione.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E MESOTERAPIA:
La Propulsione di Ossigeno® potenzia l’azione antinfiammatoria, vascolare e lipolitica, che aiuta a eliminare l’eccesso di liquidi generati dalla mesoterapia.
Per effetto dell’azione angiogenetica che la propulsione ha, la mesoterapia riesce a ripristinare un buon circolo emo-linfatico e migliora le condizioni del tessuto alterato.
L’azione contemporanea di mesoterapia e Propulsione di Ossigeno®, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossica il tessuto trattato, migliora la tonicità ed elasticità della cute.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E CAVITAZIONE:
La cavitazione è un fenomeno fisico che consiste nella formazione di micro bolle di vuoto all’interno di un liquido e ad una frequenza tra i 20 e i 70 KHz e in una condizione di continua variazione pressoria. Queste micro bolle, implodendo, generano un’onda d’urto tale da stressare ripetutamente la membrana citoplasmatica dell’adipocita fino a generare un danno che porta quindi ad un’azione lipoclasica.
In virtù di queste caratteristiche e del fatto che la presenza di cavitazione dipende dalla presenza di un liquido, il medico chirurgo ha la possibilità di effettuare infiltrazioni di soluzione fisiologica unita ad un anestetico locale, per aumentare gli effetti del trattamento.
Effettuare la Propulsione di Ossigeno® dopo il trattamento di cavitazione, stabilizza il risultato ottenuto sul tessuto adiposo grazie alla regolarizzazione del metabolismo cellulare, che facilita il raggiungimento di un equilibrio tessutale.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E CRIOTERAPIA:
La crioterapia ad applicazione topica, provoca costrizione dei vasi ematici superficiali, a cui segue una successiva e quasi immediata vasocostrizione sistemica (poiché si innescano alcuni riflessi nervosi che trasmettono il freddo in altri distretti).
Tale effetto è stabile fino al raggiungimento dei 15°C, mentre sotto questo limite l’effetto risulta opposto: s’instaura così una vasodilatazione e i nervi non sono più in grado di trasmettere il segnale di freddo (blocco delle fibre nervose).
La vasodilatazione infatti, rappresenta un processo di auto-protezione dell’organismo, una difesa che il sistema mette in atto per evitare il blocco della circolazione sanguigna.
La variazione termica che ne consegue a livello dell’ipoderma, ha un effetto lipoclasico e l’utilizzo della Propulsione di Ossigeno®, esattamente come accade post-cavitazione, stabilizza ed enfatizza questo effetto.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E ONDA D’URTO:
Il trattamento con onde d’urto non comporta diminuzione, né disintegrazione del grasso corporeo ma esercita un benefico effetto drenante e di miglioramento del trofismo sottocutaneo.
Il meccanismo d’azione per cui si produrrebbe la riduzione estetica del tessuto adiposo, si riconduce alla destrutturazione delle fibre e fibrosi di collagene. Queste organizzazioni trabecolari, cioè a forma di trave, che sottendono le introflessioni cavernose, i buchetti a trapunta della cellulite.
Questa destrutturazione può essere effettivamente ottenuta grazie all’energia meccanica di forti impulsi di pressione, ma nessuna evidenza scientifica dimostra che sia migliore di quella che si potrebbe ottenere con un buon massaggio connettivale o con tecniche di endodermomassaggio.
L’applicazione della Propulsione di Ossigeno® comporta un notevole miglioramento a 360° dei tessuti interessati, contribuendo alla riduzione/scomparsa del cosiddetto effetto “a buccia d’arancia”, così come al rassodamento, almeno in parte, dei tessuti.
PROPULSIONE DI OSSIGENO® E LIPOSUZIONE:
Pur non entrando nel merito riguardo la liposuzione, è comunque possibile affermare che l’applicazione della Propulsione di Ossigeno® dopo un intervento di liposuzione, aiuti a mantenere uniformità di risultato, evitando la formazione di avvallamenti o inestetici “scalini o onde” nella zona interessata.
PROPULSIONE DI OSSIGENO®, CARBOSSITERAPIA E PRP:
Per il trattamento di alopecia e diradamento 1-2 sedute a settimana per 12 settimane
Alopecia e diradamento maschile si manifestano con una perdita progressiva (“a macchia” nel caso dell’alopecia, “generale” in caso di diradamento) di capelli nel cuoio capelluto che parte dalle zone temporali, procede in senso posteriore, fino alla fusione con il diradamento del vertice, o chierica. In alcuni soggetti rimangono visibili soltanto i capelli delle zone occipitali e temporali.
Alopecia e diradamento si verificano anche nella donna, anche se più raramente grazie alla ridotta presenza dell’ormone maschile, ma in modo più importante, in quanto più difficile da trattare. Nella donna è pressoché assente la stempiatura.
La terapia agisce direttamente nel bulbo del capello che rappresenta la parte vitale del capello e le cui alterazioni costituiscono causa principale di alopecia e diradamento.
Attraverso un’analisi precisa e mirata permette di determinare:
- Riequilibrio e stabilizzazione dei capelli presenti
- Promuovere un miglior assetto metabolico ormonale
- Riequilibrare il cuoio capelluto.
La carbossiterapia perfettamente dosata promuove insieme all’ossigeno, la secrezione di acido ialuronico. Ciò permette di assorbire in modo completo i fattori di crescita stimolando progressivamente le cellule staminali della papilla dermica del follicolo; riequilibra inoltre il microcircolo cutaneo aumentando la disponibilità di ossigeno ai tessuti, pertanto stimola la rigenerazione del derma.
Il protocollo di lavoro prevede la sinergia della carbossiterapia con:
Needling o Oxyneedling:
Stimola le proteine presenti nella matrice extracellulare, la procedura determina la stimolazione del cuoio capelluto con un rullo munito di piccoli aghi d’acciaio chirurgico e la propulsione di ossigeno®. Viene così a formarsi un’abrasione locale in grado di favorire l’attivazione delle piastrine, primo elemento di riparazione per il nostro organismo.
Nel corso della procedura si osservano una serie di eventi: le piastrine liberano i fattori contenuti negli alfa-granuli; ciò favorisce ed accelera la riparazione e rigenerazione tessutale, stimolando la replicazione dei fibroblasti (cellule del derma) e delle cellule endoteliali (dei vasi sanguigni). La Propulsione di Ossigeno® consente la ridistribuzione delle fibre prodotte, determinando una scultura del derma.
PRP (Platlet Rich Plasma):
I fattori di crescita contenuti nelle piastrine sono capaci di stimolare diversi meccanismi cellulari tra cui la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti e la sintesi di collagene, richiamando o riattivando le cellule staminali presenti nella zona che stiamo trattando, migliorando lo stato della pelle e degli annessi cutanei come i capelli.
In campo tricologico i fattori di crescita contenuti nel PRP attivano il metabolismo dei capelli inducendo un miglioramento nel trofismo della sua matrice.
Raggiungendo il follicolo pilifero, i fattori di crescita contenuti nel PRP lo rigenerano, di conseguenza stimolano la ricrescita di capelli più forti e corposi, con un aumento del diametro del fusto.
Medicina dello sport e riabilitazione:
INOCULAZIONE DI ACIDO IALURONICO E PROPULSIONE DI OSSIGENO:
2 sedute la settimana per 4 settimane
Il trattamento con ac ialuronico inoculato nell’articolazione artrosica può essere seguito a distanza di 3 giorni con PDO , questo per migliorare la vascolarizzazione periferica dell’intera articolazione, i trattamenti più frequenti sono a livello dell’articolazione del ginocchio e dell’anca.
Il protocollo della PDO viene integrato con la veicolazione di farmaci anti infiammatori e linfodrenanti, inoltre possono essere utilizzati farmaci a base di collagene che viene infuso localmente ed ha un’azione meccanica stabilizzante l’articolazione e antidolorifica locale.
INOCULAZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA E PROPULSIONE DI OSSIGENO:
2 sedute la settimana di PDO e 1 di carbossiterapia per 4 settimane
Per il trattamento specifico combinato si rimanda al gas antalgik
L’azione importante della combine di queste due metodiche sta nell’avere un beneficio sul dolore, sulla neoangiogenesi sullo stimolo collagenico e sulla vasodilatazione locale.
INOCULAZIONE DI ATTIVI ANTI INFIAMMATORI E PROPULSIONE DI OSSIGENO:
2 sedute la settimana per 4 settimane abbinate al farmaco
L’azione dei farmaci viene potenziata come se si stesse eseguendo una mesoterapia con l’azione benefica dell’ossigeno, il linfodrenaggio e la stimolazione macrofagica incrementano la stimolazione antalgica.
La scelta dell’attivo è in funzione della patologia, si preferiscono FANS come antidolorifici, oppure farmaci omotossicologici come azione antalgica combinata al drenaggio della matrice, all’utilizzo di collagene.
N.B. Il numero delle sedute indicate è soggettivo poiché dipende strettamente dalle condizioni del paziente e dalla risposta individuale.
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