OXY XTRA MED
Il dispositivo medico Oxy Xtra Med di Maya Beauty Engineering eroga ossigeno pressurizzato, per una stimolazione a 360° dei tessuti. La metodica consente di trattare tutte le problematiche di invecchiamento e le patologie che interessano la pelle.

 

Le funzioni di Oxy Xtra Med
Oxy Xtra Med è un dispositivo medico con il quale è possibile attuare le seguenti metodiche terapeutiche:

  • Propulsione di Ossigeno®
  • Oxyneedling®
  • Ossigeno Spray
  • Ossigeno inalazione

 


PROPULSIONE DI OSSIGENO®


La Propulsione di Ossigeno® rappresenta senza dubbio l’innovazione più rilevante ed interessante del dispositivo Oxy Xtra Med.
È una metodica che permette di veicolare molecole di ossigeno nel tessuto cutaneo, senza effetti collaterali o danni alla pelle.
Gli studi eseguiti dai nostri ricercatori scientifici hanno evidenziato la validità della Propulsione di Ossigeno® in termini di:

  • Ottima citomorfosi epidermica, con mantenimento ideale dello strato corneo.
  • Riorganizzazione strutturale del connettivo con neoformazione di fibre collagene (di tipo III) ed elastiche.
  • Miglioramento della qualità dell’Acido Ialuronico presente.
  • Neoangiogenesi con formazione di arteriole e meta-arteriole.

Le comprovate capacità di Carrier dell’ossigeno, permettono l’utilizzo sinergico della metodica con principi attivi, che possono essere veicolati nei diversi strati del tessuto in base alle loro caratteristiche specifiche e peso molecolare (argomento approfondito da recenti studi clinico/scientifici).

Penetrazione principi attivi nel derma: Il passaggio dell’ossigeno nella pelle con la Propulsione di Ossigeno® inizia dagli annessi ghiandolari (apparato pilo sebaceo e ghiandole eccrine), pori cutanei e per via transepidermica attraverso un percorso intercellulare e successivamente trans cellulare.
Durante la fase di propulsione, l’ossigeno al contatto con la pelle osserva un periodo di latenza in cui il gas entra in equilibrio con l’epidermide. Raggiunto l’equilibrio comincia un flusso costante di penetrazione la cui entità è proporzionale alla concentrazione e all’atmosfera di emissione del gas. Gli studi dimostrano che un basso peso molecolare (PM<2000 Da) ed una sufficiente solubilità nei lipidi e nell’acqua garantiscono l’assorbimento dei principi attivi sulla cute.
Secondo la legge di Fick, la durata del trattamento con la Propulsione di Ossigeno® non deve mai essere inferiore agli 8 minuti nelle sedi trattate, il tempo necessario affinché i gradienti del gas esistenti, permettano il completo passaggio dell’ossigeno.

Penetrazione di principi attivi omeopatici: nel trattare i tessuti di viso e corpo, la metodica di PDO si sposa molto bene con principi attivi omeopatici, omotossicologici per cocktail ad effetto mesoterapico.
Infatti, i farmaci omotossicologici si attivano grazie all’ossigeno che rende biodisponibili gli enzimi catalizzatori presenti nel farmaco (tutti i coenzimi e i chinoni) e sono inoltre perfettamente eiettabili grazie al loro peso molecolare che in genere è di 300 Dalton (la Propulsione di Ossigeno® è in grado di veicolare sostanze aventi peso molecolare fino a 2000 Dalton).

 


OXYNEEDLING®

L’Oxyneedling® è una metodica che prevede l’azione sinergica di PDO e Roller di varie dimensioni.
La simbiosi tra Propulsione di Ossigeno® e Needling, permette di esaltare le qualità di entrambe le metodiche e di ottenere una stimolazione completa della cute trattata.
Il roller (Needling) dà vita ad una forte biostimolazione, con un importante aumento produttivo di Collagene di tipo III, aumenta la produzione di fattori di crescita tessutali e comporta un miglioramento qualitativo dell’Acido Ialuronico già presente, oltre che una riorganizzazione delle fibre collagene ed elastiche a livello dermico e un forte stimolo microcircolatorio.
L’ossigeno stimola un’azione antinfiammatoria che ridurrà la sensazione di dolore provocata dal roller, una angiogenesi vera che provvederà al ripristino di tessuti danneggiati, un’azione di tonico cutaneo che garantisce il riequilibrio del ph dei tessuti e un’importante stimolo metabolico che riattiverà le corrette funzionalità tessutali, stimolando l’aumento dei naturali processi apoptotici.
Al bisogno, permette inoltre la veicolazione attraverso la pelle di principi attivi.

 


OSSIGENO SPRAY

Per trattare le irritazioni della pelle e le infiammazioni è possibile utilizzare le funzioni di Ossigeno Spray mediante aerografo e Nebulizzazione di miscela di acqua distillata e ossigeno.

 


OSSIGENO INALAZIONE

La miscela di aria arricchita con ossigeno al 93-96% erogata dal dispositivo Oxy Xtra Med può essere utilizzata dal medico anche per la funzione di Ossigeno Inalazione.


 

     

                            LE APPLICAZIONI DELLA PROPULSIONE DI OSSIGENO

 

La Propulsione di ossigenoa trova applicazione in svariati campi della medicina:

     MEDICINA ESTETICA

 

Cellulite: 1/2 seduta a settimana per 12 settimane

Gli studi condotti dai ricercatori MBE hanno evidenziato che, oltre all’alterazione del microcircolo, allo sviluppo della malattia partecipa in modo attivo la matrice interstiziale, un microcosmo dove avvengono gli scambi vitali tra le cellule.

Si potrebbe dire che la cellulite rappresenti l’espressione di una intossicazione e di un significativo invecchiamento dei tessuti interessati. L’ossigeno stimola una neoangiogenesi (e quindi ripristina il corretto apporto di sangue e nutrienti alla parte interessata, peraltro anche in ipossia), stimola l’attivazione dei mitocondri con aumento della produzione di ATP.

Permette inoltre la veicolazione nel tessuto trattato di principi attivi, con funzionalità specifiche per le diverse problematiche. Con la Propulsione di Ossigeno® otteniamo un ripristino delle qualità funzionali e strutturali del tessuto connettivo.

Grazie alla normalizzazione dell’ossigeno nel tessuto trattato, infatti, si osservano una biostimolazione e una bioristrutturazione.
La riossigenazione delle cellule interessate dalla patologia consente una normalizzazione fisiologica (biostimolazione) e una fibrosi dermica (bioristrutturazione).

Tutto ciò si traduce in un miglioramento visivo della parte interessata (con riduzione e/o scomparsa di avvallamenti e della “pelle a materasso”, con un miglioramento della condizione di stasi veno/linfatica.

 

Adiposità localizzata: 1/2 seduta a settimana per 12 settimane

L’ossigeno, in quanto sostanza vitale per la cellula, è il più potente attivatore metabolico.

Con la giusta quantità di ossigeno (80/110 MMHg) si crea la condizione ideale affinché le cellule mantengano il loro corretto metabolismo cellulare e quindi il ricambio cellulare avvenga in maniera ottimale.

Tutte le cellule ricevono uno stimolo che ne migliora la funzionalità, riportando una situazione di equilibrio dinamico metabolico.
La giusta presenza di ossigeno nelle cellule permette di regolare un processo fisiologico altrimenti alterato che è l’apoptosi.

Una eventuale veicolazione di principi attivi con capacità lipolitica, permetterà la riduzione dei pannicoli adiposi localizzati, ridonando armonia alla silhouette.


Smagliature, Cicatrici (ipertrofiche, ipotrofiche, cheloidi): 1 seduta a settimana per 12/15 settimane 

La combinazione tra Propulsione di Ossigeno® e Needling costituisce la simbiosi ideale che permette di curare efficacemente le smagliature, sia in fase iniziale, sia conclamate. In queste ultime è consigliabile inserire una terza metodica; la carbossiterapia.

L’utilizzo delle metodiche combinate, esprime il più alto concetto di biostimolazione e bioristrutturazione.

La metodica permette un notevole miglioramento dei tessuti con una profonda ristrutturazione dermica che porta a processi di rigenerazione cellulare, addirittura sino al 70% della smagliatura trattata, regolarizzando inoltre la funzione dei melanociti e consentendo un effetto camouflage quando ci si espone al sole.

 

 

Antiageing, Atonia e Rughe: 1 seduta a settimana per 10 settimane

Ci sono due principali categorie con cui classificare l’invecchiamento cutaneo: crono e photo ageing.
L’ossigeno determina una regolazione a lungo termine del flusso ematico tessutale, operando un aumento del letto vascolare per mezzo di una migliore microcircolazione.

Il corretto apporto di ossigeno aiuta a mantenere l’epidermide spessa e strutturata, stimola un corretto funzionamento della barriera lipidica e garantisce la normale produzione di fibre collagene e fibre elastiche, migliorando la qualità di acido ialuronico.

Tutto ciò permette alla pelle di assolvere le funzioni di resistenza, compattezza ed elasticità a ritmi ottimali.

La Propulsione di Ossigeno®, di fatto, scolpisce il derma stimolando la sintesi di fibre dermiche di riempimento (collagene I e III), intensifica la sintesi delle fibre di sostegno (collagene IV e VII) per ripristinare la densità e la coesione cutanea; tonifica la pelle e riempie i micro solchi di superficie per conferire densità e volume alla pelle.

È inoltre in grado di migliorare la qualità della matrice extracellulare, stimolando la sintesi di GAG (glicosaminoglicani) e la sintesi di aminoacidi che costituiscono l’NMF per idratare la cute.

 

 

    

     DERMATOLOGIA

Psoriasi, Eczema, Eczema secco, Dermatite, Dermatite seborroica, Rosacea, Couperose:
2 sedute a settimana per 12 settimane

Recenti studi hanno evidenziato il ruolo dell’ipossia, cioè della mancanza di ossigeno, nello sviluppo della Psoriasi.

Ciò significa che un corretto apporto di ossigeno è capace di inibire gli eventi infiammatori coinvolti nel processo psoriasico.
Per giustificare inoltre, gli effetti benefici nel trattamento di psoriasi, l’ipotesi di razionale scientifico formulata dal nostro team medico (con continui studi in corso d’opera), è che la Propulsione di Ossigeno® sulle croste psoriasiche abbia un’azione cheratolitica oltre che antinfiammatoria.

La metodica, non avendo controindicazioni ed essendo un importante veicolatore di principi attivi, può essere impiegata come co-adiuvante in tutte quelle forme di psoriasi che presentano comorbidità.

Acne:
2 sedute a settimana per 12 settimane

L’acne colpisce prevalentemente la pelle del volto e del tronco dove sono più numerose le ghiandole sebacee. Nei pazienti che ne soffrono, le ghiandole sono più attive del normale; ne consegue un’aumentata produzione di sebo che viene definita SEBORREA.

Un altro agente che gioca un ruolo importante nella proliferazione acneica è il Propionibacterium acnes, un batterio che predilige le condizioni di anaerobiosi e che quindi non trova spazio per proliferare con la normalizzazione dell’ossigenazione.

Grazie alle forti proprietà antibatteriche ed antinfiammatorie, che portano ad una riduzione della quantità di istamina che viene prodotta durante le infiammazioni, la Propulsione di Ossigeno è in grado di ridurre e progressivamente permettere la guarigione dell’acne in fase attiva, riequilibrando il metabolismo del tessuto mantenendolo in una condizione ottimale grazie alle proprietà sebo regolatrici. L’ossigeno infatti, regolarizza la produzione di sebo e riduce le proteine presenti nel siero delle pustole acneiche.

Ulcere, Piaghe (da decubito e da necrosi cutanea), Ferite aperte:
2 sedute a settimana per 12 settimane

La terapia locale con ossigeno si è dimostrata efficace nel rigenerare l’endotelio, stimolando un’intensa autoriparazione.

È stato infatti dimostrato che la regolarizzazione della quantità di ossigeno nei tessuti ulcerati, comporta un aumento della deposizione di collagene ed una diminuzione dell’infezione a livello delle ulcere stesse. È quindi un trattamento ideale per velocizzare e rendere più efficace l’auto riepitelizzazione cutanea.

La terapia, per le caratteristiche che l’ossigeno ha, permette la riepitelizzazione attraverso il riordino del microcircolo del tessuto ulcerato garantendo quindi una perfetta biostimolazione e bioristrutturazione con la partecipazione delle cellule endoteliali nella fase iniziale e dei fibroblasti successivamente. Al fine di produrre collagene di tipo I e III, nonché acido ialuronico di buona qualità.

    

     PRE-CHIRURGIA E POST CHIRURGIA:

Il trattamento con la Propulsione di Ossigeno® nella zona in cui avverrà il taglio chirurgico, permette una velocizzazione nella guarigione della ferita, riducendo la percentuale di un’alterata cicatrizzazione.

Tutto ciò avviene perché l’ossigeno determina una regolarizzazione del metabolismo cellulare cutaneo con regolare ricambio cellulare e mantenimento del ph cutaneo, anche se traumatizzato, tra 4.8 e 5.2.


     

     ORTOPEDIA/REUMATOLOGIA/MEDICINA DELLO SPORT E AFFATICAMENTO MUSCOLARE

 

Come dimostrato dalla legge di Fick, l’applicazione di PDO tramite il dispositivo Oxy Xtra Med, consente all’ossigeno di superare facilmente la barriera cutanea e, grazie alla pressione atmosferica con la quale viene emesso, arrivare negli strati più profondi.

Eseguire quindi due sedute settimanali di PDO sul muscolo affaticato, permette di facilitare la rimozione delle scorie tossiche accumulate dall’eccessivo catabolismo muscolare.
Se il trattamento con PDO viene fatto immediatamente dopo l’esercizio muscolare, c’è un veloce smaltimento dell’acido Lattico accumulato nelle fibre muscolari, inoltre l’ambiente della matrice acido fa si che vi sia un difficoltoso passaggio di materiale nutritizio e di ossigeno attraverso la membrana citoplasmatica della cellula, la presenza di ossigeno a livello connettivale infuso con PDO tende a basificare l’ambiente e rendere più permeabile la membrana.

La PDO consente quindi allo sportivo di avere una ulteriore aiuto nel ridurre l’affaticamento, aumentando la capacità di smaltimento di acido lattico e di conseguenza i dolori muscolari tardivi, molto frequenti dopo allenamenti impegnativi, lavori di forza muscolari, nei soggetti poco allenati e nei sedentari.
La capacità della PDO sta nell’innescare tutta una serie di reazioni enzimatiche che portano ad un miglioramento della permeabilità di membrana, della funzionalità mitocondriale grazie anche ad un’ottimizzazione del ciclo degli acidi tricarbossilici.

Alcuni autori hanno proposto che l’analgesia sia il risultato di un incremento locale del flusso subcutaneo del circolo sanguigno con la stimolazione di recettori locali.

Tutte queste ipotesi sono suffragate da evidenze cliniche, infatti trattando con Propulsione di Ossigeno si ha un miglioramento della vascolarizzazione locale, con una stimolazione del drenaggio linfatico, inoltre una iniziale aumentata produzione locale dei radicali liberi con un incremento dei NO fa si che ci sia una stimolazione dell’attività dei neutrofili.
Tutto questo porta ad una miglior attività di scavanger da parte dei macrofagi aumentandone la capacità di inglobare materiale di scarto come cellule desquamate, cellule fibrotiche, adipociti, cellule necrotiche, inoltre c’è un maggior apporto a livello locale, nel punto di infusione della PDO, di ossigeno che tende a controllare la forte acidità presente.

L’utilizzo in queste discipline non riguarda solo il controllo del dolore, ma anche la capacità da parte dell’ossigeno di agire in maniera indiretta sul linfodrenaggio e quindi aumentare lo smaltimento di scorie tossiche.
La possibilità di veicolare sostanze medicamentose sia allopatiche antidolorifiche che omotossicologiche, aumenta l’efficacia del trattamento.

I protocolli variano a seconda dell’intensità del dolore, se il dolore è acuto o cronico e se è associato alla presenza di ematomi.
Il consiglio è quello di 2 trattamenti locali alla settimana con la possibilità di applicare altri mezzi terapeutici, come la carbossiterapia, la durata del trattamento varia da un minimo di 20 minuti per zone di trattamento come piede, mano, polso, gomito, spalla e ginocchio a 30-45 minuti per la colonna vertebrale, anca, il trattamento va continuato per almeno 8 settimane.


Rimozione ematomi:   2-3 sedute a settimana per 2 settimane


L’ematoma è una raccolta di sangue, più o meno abbondante, localizzata al di fuori dei vasi ematici.
Il sangue, fuoriuscito dal sistema circolatorio in conseguenza di traumi o contusioni, si concentra in un tessuto originando così un ematoma.
Gli ematomi possono svilupparsi in qualsiasi area del corpo: all’interno di un muscolo, sotto la superficie della pelle (trattabili con la Propulsione di Ossigeno®), ma anche nella testa o nel cervello, nell’orecchio, nella regione anale, sotto l’unghia.
La procedura terapeutica con la Propulsione di Ossigeno® avviene applicando il gas sull’ematoma per un tempo minimo di 15 minuti. Si sfruttano le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti dell’ossigeno (indicato anche in caso di ematoma associato a piccole lesioni/abrasioni cutanee).
Esercita anche le proprietà vasocostrittrici che favoriscono il riassorbimento dell’ematoma.

 

Elongazione muscolare Stiramento muscolare:  2 sedute a settimana per 4 settimane

Lo stiramento, o elongazione muscolare, è una lesione di media entità che altera il normale tono muscolare.

Contrattura muscolare Strappo, lesione muscolare:   2-3 sedute a settimana per 4 settimane

Per contratture lievi bastano 2 sedute la settimana per 2 settimane
Per contratture importanti con lieve elongazione, stiramento 3 sedute la settimana per 2 settimane
Per lesioni muscolari di primo, secondo grado 3 sedute la settimana per 4 settimane, fino a risoluzione
La contrattura è un prestiramento del muscolo con successivo indurimento che avviene in genere perché l'azione meccanica del muscolo è sfuggita al controllo del Sistema Nervoso Centrale (SNC).

Distrazione muscolare:  2-3 sedute la settimana per 4 settimane

La distrazione muscolare (strappo muscolare) fa parte delle lesioni muscolari acute di una certa gravità che comportano la rottura delle fibre muscolari ed è classificabile in base all'entità delle fibre lesionate (I, II, III grado).
Questo tipo di lesione si verifica in genere in ambito sportivo con sollecitazioni muscolari improvvise dove è richiesta un'azione esplosiva (scatti, sprint).

Tendinite: acute 3 sedute la settimana per 2 settimane, croniche 2 sedute la settimana per 4 settimane

La tendinite o peritenonite è una tendinopatia, la parola tendinite significa "infiammazione del tendine". Un’infiammazione di per sé comporta la presenza di una vascolarizzazione sanguigna, cosa che al tendine manca: la cosiddetta "tendinite" in realtà è una peritendinite, cioè l'infiammazione del peritenonio, una sottile lamina connettivale a fibre intrecciate che avvolge tutto il tendine.

Tenosinovite: 3 sedute la settimana per 2 settimane

Infiammazione che coinvolge i tendini e le guaine sinoviali, cioè le membrane che li avvolgono.
Può essere provocata da un trauma o dall'impianto di batteri.
Nel primo caso, generalmente, si tratta di traumi lievi ripetuti per un lungo periodo di tempo, caratteristici di alcune professioni o sport agonistici (ricamatrici, musicisti, marciatori, tennisti, arrampicatori sportivi ecc.)

Borsite: 3 sedute la settimana per 2 settimane

Per borsite si intende un processo infiammatorio della borsa sierosa di un'articolazione.
In condizioni normali, il movimento tra tendini e muscoli è mantenuto dalla presenza di due foglietti con interposto un liquido sieroso di scorrimento, evitando così che si generino fenomeni di attrito.
Il principale sintomo della borsite è l'algia (dolore) al movimento ed alla palpazione.

 

Lesione legamentosa: 3 sedute la settimana per 4 settimane

Il legamenti sono robuste strutture fibrose che collegano tra loro due ossa o due parti dello stesso osso.
Queste importanti formazioni anatomiche non vanno assolutamente confuse con i tendini, che collegano i muscoli alle ossa o ad altre strutture di inserzione.
I legamenti hanno funzione stabilizzatrice, impediscono cioè che particolari movimenti o forze esterne derivanti da traumi, alterino la posizione delle strutture ai quali sono collegati.

 

Lesione cartilaginea, condropatie:  3 sedute la settimana per 4 settimane, quindi 1 la settimana per 3 mesi


Con il termine condropatia viene definita la lesione dello strato cartilagineo che riveste l’articolazione.
A seconda della gravità della patologia vengono descritti differenti gradi di danno alla superficie articolare. Nello stadio iniziale si parla di condromalacia.    Questo tipo di danno cartilagineo consiste in una perdita di resistenza meccanica della cartilagine che appare quindi soffice alla palpazione pur essendo integra alla visione diretta.
Gli stadi successivi comportano invece la comparsa di danni strutturali.


PROTOCOLLI COMBINATI

Medicina estetica:

PROPULSIONE DI OSSIGENO® E FILLER:

  • 1 seduta alla settimana nelle due settimane precedenti il trattamento
  • 1 seduta di FILLER
  • 1 seduta alla settimana a partire dalla terza settimana dopo il trattamento riempitivo x 3 volte

PROPULSIONE DI OSSIGENO® E PEELING CHIMICI:

La metodica di applicazione della Propulsione di Ossigeno® è la stessa utilizzata per il filler per quanto riguarda la fase preparatoria, poi, eseguito il peeling chimico, a partire dalla prima settimana dopo il peeling, è consigliabile applicare la PDO per le successive 6 settimane.
Si ottiene così un risultato di guarigione più veloce e si limitano i danni provocati dal peeling chimico.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E FILI DI BIOSTIMOLAZIONE:

La prima fase è uguale alle precedenti, la propulsione poi viene applicata con continuità per 4 settimane dopo l’applicazione dei fili.
Contemporaneamente esercita biostimolazione, cioè miglioramento biologico ed estetico dei tessuti trattati e bioristrutturazione. Miglioramento solo estetico: si osservano l’aumento di produzione e la riorganizzazione strutturale delle fibre collagene di tipo I e III.
Inoltre viene eliminata l’eventuale elastoressi presente con miglioramento dell’elasticità e miglioramento dell’idratazione mediante la produzione di acido ialuronico di migliore qualità.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E CARBOSSITERAPIA:

È la simbiosi migliore che si possa proporre in ambito medico; combinati regolarizzano il funzionamento cellulare con riduzione dei cataboliti e soprattutto di radicali liberi.
Gold standard nell’anti age, nell’anti-cellulite, nel trattamento delle adiposità localizzate, dell’ipotonia cutanea, nelle smagliature. Idratano, ristrutturano, regolarizzano, producono… tutti effetti positivi nella biostimolazione e nella rigenerazione cellulare.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E LASER:

La combinazione di Propulsione di Ossigeno® con qualunque laser capace di azione ablativa, permette la velocizzazione della rigenerazione cellulare e riduce gli effetti collaterali, grazie alle proprietà chimiche dell’ossigeno.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E PLASMA FREDDO:

È una nuova metodica che si esegue applicando contemporaneamente le metodologie. In tal modo si provoca una ossidazione superficiale del tessuto cutaneo trattato con conseguente stimolazione alla rigenerazione cellulare, alla bioristrutturazione e alla riorganizzazione del funzionamento dei melanociti.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E RADIOFREQUENZA:

L’utilizzo della Propulsione di Ossigeno® dopo la radiofrequenza permette di ridurre gli effetti collaterali che quest’ultima determina (induzione di sola bioristrutturazione e produzione di collagene di tipo I). La propulsione permette di mitigare questo effetto producendo collagene di tipo III.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E FILI DI SOSTEGNO:

La presenza dell’ossigeno consente di stabilizzare più velocemente le nuove forme orientate, determinando una maggiore armonia e naturalezza.
La neoangiogenesi che viene stimolata, produce una stimolazione dei fibroblasti con notevole aumento di produzione di fibre di collagene di tipo III e fibre elastiche, dando vita ad un’importante biostimolazione.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E MESOTERAPIA:

La Propulsione di Ossigeno® potenzia l’azione antinfiammatoria, vascolare e lipolitica, che aiuta a eliminare l’eccesso di liquidi generati dalla mesoterapia.
Per effetto dell’azione angiogenetica che la propulsione ha, la mesoterapia riesce a ripristinare un buon circolo emo-linfatico e migliora le condizioni del tessuto alterato.
L’azione contemporanea di mesoterapia e Propulsione di Ossigeno®, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossica il tessuto trattato, migliora la tonicità ed elasticità della cute.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E CAVITAZIONE:

La cavitazione è un fenomeno fisico che consiste nella formazione di micro bolle di vuoto all’interno di un liquido e ad una frequenza tra i 20 e i 70 KHz e in una condizione di continua variazione pressoria. Queste micro bolle, implodendo, generano un’onda d’urto tale da stressare ripetutamente la membrana citoplasmatica dell’adipocita fino a generare un danno che porta quindi ad un’azione lipoclasica.
In virtù di queste caratteristiche e del fatto che la presenza di cavitazione dipende dalla presenza di un liquido, il medico chirurgo ha la possibilità di effettuare infiltrazioni di soluzione fisiologica unita ad un anestetico locale, per aumentare gli effetti del trattamento.
Effettuare la Propulsione di Ossigeno® dopo il trattamento di cavitazione, stabilizza il risultato ottenuto sul tessuto adiposo grazie alla regolarizzazione del metabolismo cellulare, che facilita il raggiungimento di un equilibrio tessutale.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E CRIOTERAPIA:

La crioterapia ad applicazione topica, provoca costrizione dei vasi ematici superficiali, a cui segue una successiva e quasi immediata vasocostrizione sistemica (poiché si innescano alcuni riflessi nervosi che trasmettono il freddo in altri distretti).
Tale effetto è stabile fino al raggiungimento dei 15°C, mentre sotto questo limite l’effetto risulta opposto: s’instaura così una vasodilatazione e i nervi non sono più in grado di trasmettere il segnale di freddo (blocco delle fibre nervose).
La vasodilatazione infatti, rappresenta un processo di auto-protezione dell’organismo, una difesa che il sistema mette in atto per evitare il blocco della circolazione sanguigna.
La variazione termica che ne consegue a livello dell’ipoderma, ha un effetto lipoclasico e l’utilizzo della Propulsione di Ossigeno®, esattamente come accade post-cavitazione, stabilizza ed enfatizza questo effetto.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E ONDA D’URTO:

Il trattamento con onde d’urto non comporta diminuzione, né disintegrazione del grasso corporeo ma esercita un benefico effetto drenante e di miglioramento del trofismo sottocutaneo.
Il meccanismo d’azione per cui si produrrebbe la riduzione estetica del tessuto adiposo, si riconduce alla destrutturazione delle fibre e fibrosi di collagene. Queste organizzazioni trabecolari, cioè a forma di trave, che sottendono le introflessioni cavernose, i buchetti a trapunta della cellulite.
Questa destrutturazione può essere effettivamente ottenuta grazie all’energia meccanica di forti impulsi di pressione, ma nessuna evidenza scientifica dimostra che sia migliore di quella che si potrebbe ottenere con un buon massaggio connettivale o con tecniche di endodermomassaggio.
L’applicazione della Propulsione di Ossigeno® comporta un notevole miglioramento a 360° dei tessuti interessati, contribuendo alla riduzione/scomparsa del cosiddetto effetto “a buccia d’arancia”, così come al rassodamento, almeno in parte, dei tessuti.


PROPULSIONE DI OSSIGENO® E LIPOSUZIONE:

Pur non entrando nel merito riguardo la liposuzione, è comunque possibile affermare che l’applicazione della Propulsione di Ossigeno® dopo un intervento di liposuzione, aiuti a mantenere uniformità di risultato, evitando la formazione di avvallamenti o inestetici “scalini o onde” nella zona interessata.


PROPULSIONE DI OSSIGENO®, CARBOSSITERAPIA E PRP:

Per il trattamento di alopecia e diradamento 1-2 sedute a settimana per 12 settimane
Alopecia e diradamento maschile si manifestano con una perdita progressiva (“a macchia” nel caso dell’alopecia, “generale” in caso di diradamento) di capelli nel cuoio capelluto che parte dalle zone temporali, procede in senso posteriore, fino alla fusione con il diradamento del vertice, o chierica. In alcuni soggetti rimangono visibili soltanto i capelli delle zone occipitali e temporali.
Alopecia e diradamento si verificano anche nella donna, anche se più raramente grazie alla ridotta presenza dell’ormone maschile, ma in modo più importante, in quanto più difficile da trattare. Nella donna è pressoché assente la stempiatura.
La terapia agisce direttamente nel bulbo del capello che rappresenta la parte vitale del capello e le cui alterazioni costituiscono causa principale di alopecia e diradamento.
Attraverso un’analisi precisa e mirata permette di determinare:

  • Riequilibrio e stabilizzazione dei capelli presenti
  • Promuovere un miglior assetto metabolico ormonale
  • Riequilibrare il cuoio capelluto.

La carbossiterapia perfettamente dosata promuove insieme all’ossigeno, la secrezione di acido ialuronico. Ciò permette di assorbire in modo completo i fattori di crescita stimolando progressivamente le cellule staminali della papilla dermica del follicolo; riequilibra inoltre il microcircolo cutaneo aumentando la disponibilità di ossigeno ai tessuti, pertanto stimola la rigenerazione del derma.


Il protocollo di lavoro prevede la sinergia della carbossiterapia con:

Needling o Oxyneedling:
Stimola le proteine presenti nella matrice extracellulare, la procedura determina la stimolazione del cuoio capelluto con un rullo munito di piccoli aghi d’acciaio chirurgico e la propulsione di ossigeno®. Viene così a formarsi un’abrasione locale in grado di favorire l’attivazione delle piastrine, primo elemento di riparazione per il nostro organismo.
Nel corso della procedura si osservano una serie di eventi: le piastrine liberano i fattori contenuti negli alfa-granuli; ciò favorisce ed accelera la riparazione e rigenerazione tessutale, stimolando la replicazione dei fibroblasti (cellule del derma) e delle cellule endoteliali (dei vasi sanguigni). La Propulsione di Ossigeno® consente la ridistribuzione delle fibre prodotte, determinando una scultura del derma.


PRP (Platlet Rich Plasma):
I fattori di crescita contenuti nelle piastrine sono capaci di stimolare diversi meccanismi cellulari tra cui la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti e la sintesi di collagene, richiamando o riattivando le cellule staminali presenti nella zona che stiamo trattando, migliorando lo stato della pelle e degli annessi cutanei come i capelli.
In campo tricologico i fattori di crescita contenuti nel PRP attivano il metabolismo dei capelli inducendo un miglioramento nel trofismo della sua matrice.
Raggiungendo il follicolo pilifero, i fattori di crescita contenuti nel PRP lo rigenerano, di conseguenza stimolano la ricrescita di capelli più forti e corposi, con un aumento del diametro del fusto.

 

 

 

 

Medicina dello sport e riabilitazione:

 


INOCULAZIONE DI ACIDO IALURONICO E PROPULSIONE DI OSSIGENO:
2 sedute la settimana per 4 settimane

Il trattamento con ac ialuronico inoculato nell’articolazione artrosica può essere seguito a distanza di 3 giorni con PDO , questo per migliorare la vascolarizzazione periferica dell’intera articolazione, i trattamenti più frequenti sono a livello dell’articolazione del ginocchio e dell’anca.
Il protocollo della PDO viene integrato con la veicolazione di farmaci anti infiammatori e linfodrenanti, inoltre possono essere utilizzati farmaci a base di collagene che viene infuso localmente ed ha un’azione meccanica stabilizzante l’articolazione e antidolorifica locale.


INOCULAZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA E PROPULSIONE DI OSSIGENO:
2 sedute la settimana di PDO e 1 di carbossiterapia per 4 settimane

Per il trattamento specifico combinato si rimanda al gas antalgik
L’azione importante della combine di queste due metodiche sta nell’avere un beneficio sul dolore, sulla neoangiogenesi sullo stimolo collagenico e sulla vasodilatazione locale.


INOCULAZIONE DI ATTIVI ANTI INFIAMMATORI E PROPULSIONE DI OSSIGENO:
2 sedute la settimana per 4 settimane abbinate al farmaco

L’azione dei farmaci viene potenziata come se si stesse eseguendo una mesoterapia con l’azione benefica dell’ossigeno, il linfodrenaggio e la stimolazione macrofagica incrementano la stimolazione antalgica.
La scelta dell’attivo è in funzione della patologia, si preferiscono FANS come antidolorifici, oppure farmaci omotossicologici come azione antalgica combinata al drenaggio della matrice, all’utilizzo di collagene.

 

 

N.B. Il numero delle sedute indicate è soggettivo poiché dipende strettamente dalle condizioni del paziente e dalla risposta individuale.


 

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Peso

24 kg

Larghezza

44,4 cm

Profondità

29,3 cm

Altezza

58,7 cm (99,7 cm con impugnatura sollevata)

Temperatura ambiente durante l’operatività

Da 5 a 40 °C

Umidità ambiente durante l’operatività

≤ 80% di umidità relativa

Pressione atmosferica ambiente

Da 860 a 1060 hP

Voltaggio di alimentazione

230 V.a.c., 50 Hz

Potenza assorbita in ingresso

500 W +15%

Taglia fusibili

T3,15A, 5x20mm

Purezza ossigeno

93% ± 3%

Flusso di ossigeno

0-6 L/min

Pressione del flusso di ossigeno

0,18 / 0,21 MPa

AUTORIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE N. 391918

 

Caratteristiche tecniche di Oxy Xtra Med

Concentratore ossigeno
Ossigeno a 2,0 - 2,5 bar
93 / 98 % purezza

 

Normative di riferimento

La società Maya Beauty Engineering dichiara che l’apparecchiatura Oxy Xtra Med è un dispositivo medico in classe di rischio IIb
ed è conforme alle direttive:


• Direttiva 93/42/CEE, pubblicata su GUUE L.169 del 12/07/1993
• Direttiva 2007/47/CE, pubblicata su GUUE L.247/21 del 21/09/2007

 

 


FAQ

 

È possibile sottoporsi a trattamenti base di PDO dopo aver fatto iniezioni di botulino?
L’effetto delle iniezioni di botulino dura alcuni mesi; quando inizia a diminuire si può ricorrere alla PDO come alternativa ad una ulteriore iniezione in modo indolore ed efficace.


Potrebbe favorire la formazione di radicali liberi?
I radicali liberi sono presenti in ogni processo metabolico (3-5% dell’ossigeno assimilato viene utilizzato per formare radicali liberi) e sono essenziali per il nostro corpo. L’eccessiva formazione di radicali è controllata direttamente dal nostro corpo attraverso reazioni biochimiche (formazione di citochine e granulociti neutrofili). Ad ogni modo, i trattamenti di ossigeno infusione, non prevedendo una introduzione forzata di ossigeno mediante ago, sono trattamenti mirati e limitati a piccole aree del corpo, pertanto non possono essere considerati responsabili della creazione di radicali liberi.


Un trattamento a base di ossigeno comporta rischi?
Il trattamento di PDO non comporta alcun rischio né per il paziente che si sottopone, né per il medico che lo effettua. È un trattamento che si può effettuare in ogni stagione, totalmente indolore e che non prevede alcun tempo di recupero.


Perché si suggerisce l’ossigeno come alternativa alla mesoterapia?
Grazie alla PDO, esclusiva MBE, è possibile iniettare principi attivi all’interno dell’epidermide, attraverso la pressione di molecole di ossigeno puro. In tal modo la barriera costituita dall’epidermide viene penetrata senza alcuna lesione ed i principi attivi sono veicolati negli strati più profondi (strato basale) creando un deposito che produrrà un effetto benefico sulle cellule. L’intero processo, pur permettendo di ottenere gli stessi risultati di un trattamento mesoterapico, è assolutamente naturale, avviene senza l’utilizzo di aghi, è completamente indolore, non necessita di anestesia e non è invalidante per la cliente.


Come viene prodotto l’ossigeno?
Oxy Xtra Med, l’unico dispositivo medico per Propulsione di Ossigeno®, esclusiva MBE, produce ossigeno grazie ad un concentratore incorporato nell’apparecchiatura stessa: l’ossigeno viene prelevato dall’aria esterna (dove è presente una concentrazione pari al 20-21%) grazie poi all’utilizzo di speciali filtri (detti zeoliti) l’ossigeno viene separato dalle altre componenti dell’aria come Azoto, CO2, ed una ridotta quantità di gas inerti (neon. Argon…) e condensato affinché raggiunga la richiesta concentrazione del 93-95%.



Quanto dura il trattamento?
La seduta prevede l’applicazione di PDO per un tempo minimo di 8 minuti per ogni area; è quindi molto rapido nell’esecuzione complessiva. Come dimostrato dalla legge di Fick, il gas necessita di un periodo di latenza per raggiungere l’equilibrio con la pelle ed iniziare poi la penetrazione negli strati più profondi del tessuto. È quindi un trattamento molto rapido ed efficace. Si consiglia di dividere le zone più ampie in più quadranti, in modo da garantire una corretta e completa stimolazione.



È possibile veicolare ogni tipo di prodotto?
Per avere la possibilità di essere veicolati in profondità i farmaci o i principi attivi, devono avere un peso molecolare specifico. Ogni fluido o siero quindi, in base alle sue caratteristiche tecniche, riuscirà a raggiungere o meno diversi strati del tessuto.


Ha controindicazioni?
La Propulsione di Ossigeno® è una metodica totalmente priva di controindicazioni. Totalmente indolore, può essere effettuata su ogni paziente senza nessun tipo di possibile effetto collaterale, al contrario, è un’ottima soluzione per lenire irritazioni, infiammazioni o per i tessuti da ristrutturare, grazie alle forti proprietà antinfiammatorie e ristrutturanti dell’ossigeno.


È semplice da impostare?
L’apparecchiatura è estremamente semplice da impostare, assolutamente intuitiva e molto rapida nell’utilizzo e nella gestione. Anche il passaggio tra le varie applicazioni è molto rapido e consente all’operatore di eseguire la seduta in tempi molto brevi.


È trasportabile?
L’apparecchiatura è stata creata con la caratteristica forma a trolley, dotata di ruote che ne consentono un facile spostamento anche tra diverse strutture.


Necessita di molta manutenzione?
L’apparecchiatura non ha bisogno di manutenzione, se non di un cambio del filtro esterno; operazione rapidissima che non necessita di ausilio tecnico.


Ci sono specifiche norme igieniche da seguire durante i trattamenti e la pulizia della macchina?
L’ossigeno emesso dall’apparecchiatura Oxy Xtra Med può essere considerato sterile. Esso infatti entra in contatto con la pelle senza contaminazioni esterne, grazie all’utilizzo di una microcamera monouso che separa il manipolo dalla pelle e che permette che l’ossigeno resti isolato dal resto dell’ambiente.


I risultati sono immediati?
Questa metodica, oltre a stimolare il ripristino delle attività cellulari, fungere da tonico e creare vera angiogenesi, oltre quindi a modificare l’attività tessutale migliorandola, ha anche grandi benefici immediati che permettono il manifestarsi dell’aumento di luminosità e di turgore dei tessuti. Le grandi proprietà veicolatrici dell’ossigeno, permettono inoltre di avere gli immediati benefici che il farmaco specifico comporta, oltre a garantire un rilascio di attivi prolungato nelle ore e nei giorni seguenti. Vanno ricordate ed evidenziate le importanti caratteristiche disinfettanti e antinfiammatorie, che favoriscono un’immediata azione di recupero e ripristino dei tessuti danneggiati e/o infiammati.


A quale profondità penetra l’ossigeno?
La capacità di penetrazione dipende non solo dalle caratteristiche proprie dell’ossigeno, ma anche dalla pressione alla quale viene eiettato. Oxy Xtra Med, apparecchiatura medicale, esclusiva di MBE, eietta l’ossigeno sulla pelle ad una pressione variabile tra 2 e 2.5 Bar. Questa pressione permette di raggiungere il derma reticolare e di agire direttamente sul glomo vascolare; azione importantissima per il ripristino delle corrette funzionalità tessutali e per un incremento metabolico significativo.


Chi può sottoporsi al trattamento?
Chiunque può sottoporsi alle sedute grazie alla totale assenza di controindicazioni e all’altissima compatibilità con qualunque altro tipo di metodica o di cura medica in corso. Anche l’età del paziente non preclude minimamente la possibilità di sottoporsi al trattamento che, grazie alla duttilità della tecnologia, viene utilizzata in diversi campi della medicina estetica, dermatologica, pre e post operatoria e fisiatrica, non dipendendo quindi da particolari caratteristiche anagrafiche e/o fisiche del paziente.